domenica 6 febbraio 2011

APPSBUILDER E IL FUTURO DEL MADE IN ITALY


Daniele Pelleri e Luigi Giglio, due ragazzi poco più che ventenni, hanno creato da poche settimane AppsBuilder, uno strumento che permette di creare in modo rapido e facile apps per iPhone, iPad e Android. Oggi tutti vogliono avere la propria applicazione mobile, allo stesso modo in cui poco più di dieci anni fa tutto volevano un sito web.
Spesso questo processo è rallentato dal fatto che creare le apps può essere costoso e non tutte le agenzie hanno le competenze per realizzarle. Inoltre, in molti hanno bisogno di strumenti rapidi e automatizzati – come potrebbero essere Blogger e WordPress per i blog – per portare i contenuti su mobile senza dover disegnare ex-novo delle applicazioni. AppsBuilder risponde a questa esigenza e, pur essendo un sistema da perfezionare sotto molti aspetti, va nella direzione giusta. E’ un progetto che, come quello di Spreaker recensito qualche tempo fa, contribuisce a semplificare, democratizzare e ampliare la capacità di diffondere contenuti in rete.
Il mercato del mobile internet è, come noto, il vettore maggiormente dinamico per la sviluppo della rete per i prossimi anni. E’ un ecosistema tecnologico suscettibile di rapide evoluzioni, il cui esito è imprevedibile, dove stanno nascendo nuove categorie di oggetti: smartphone, netbook, tablet, etc.Non solo: è tra i canali di accesso più diffusi nei paesi emergenti e nei paesi in via di sviluppo, caratterizzando in modo peculiare quella che sarà la futura geopolitica della rete. E’ molto importante che i talenti tecnici e imprenditoriali italiani si orientino in questa direzione e AppsBuilder, come altri progetti ora in corso, ci fa sperare che ilpaese abbia ancora la capacità di produrre gli strumenti indispensabili per il suo sviluppo.In questa rubrica continueremo a parlarne di queste storie, con un occhio speciale a ciò che si trova sotto la soglia di visibilità ma che è potenzialmente rilevante per il nostro modo di vivere e di lavorare.
(articolo originale su Lo Spazio della Politica)

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