L’evoluzione di internet nei paesi ad alta crescita, come la Cina, è un tema di cruciale importanza. Recentemente ci sono stati degli sviluppi molto rilevanti, come il processo di quotazione in borsa diYouKu e DangDang. Il primo è l’equivalente cinese di YouTube, mentre il secondo è un sito di e.commerce stile Amazon, entrambi sono stati accomunati dalla conquista di posizioni di rilievo nella recente espansione dei mercati on-line in asia. Si tratta di un fenomeno da tenere sott’occhio perché si inserisce in un trend macroscopico di nuove IPO di aziende asiatiche legate al mondo di internet o del mobile. Soprattutto, si tratta di eventi che la cui rilevanza è sottostimata persino nella stampa specializzata anche se, già ora, hanno un impatto rilevante sullo sviluppo del business digitale anche nei paesi occidentali.
Per farsi un’idea sulla questione è possibile leggere una delle poche pubblicazioni sul tema: “Red Wired: China’s Internet Revolution” di Sherman So e Christopher Westland. E’ una raccolta di casi studio sullo specifico sviluppo dei business on-line in Cina, come Taobao, Baidu, Shanda, Youku, servizilegati ad un contesto in rapida evoluzione, con un volume impressionante di utenti potenziali e con una configurazione di rischi ed opportunità fortemente diversa da quella dei mercati tradizionali. E’ una storia in cui c’è ancora molto da raccontare e da spiegare, sia al livello descrittivo che dal punto di vista della teorizzazione.
L’innervazione digitale dell’economia mondiale è un fenomeno le cui sorti non sono più legate unicamente alla Silicon Valley o, più in generale, alla triade di Europa, Stati Uniti e Giappone. Le onde di cambiamento iniziano ad avere il loro epicentro anche in altre zone del pianeta: dai BRICs ai nuovi mercati emergenti, dai paesi “emersi” (come la Corea del Sud) ai frontier markets africani. Su LSDP abbiamo già trattato queste questioni, ad esempio qui e qui e continueremo a colmare in futuro il gap teorico e narrativo legato a questo fenomeno. Internet non è sganciata dalle dinamiche “dure” del mondo reale, e la California non basta più per spiegarne lo sviluppo sociale e tecnologico, nei prossimi anni dovremo guardare sempre di più allo Zhongguancun di Beijing, a Bangalore, a San Paolo e a tutte le zone dove oggi viene innescata l’evoluzione dell’economia globale.
(articolo originale su Lo Spazio della Politica)
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