martedì 24 maggio 2011

Bitcoin: un esperimento di moneta peer to peer


a rivoluzione digitale inizia a manifestarsi in maniera sempre maggiore nella finanza: dall’adozione di complessi algoritmi per il trading automatizzato al crowdfunding, dal peer to peer lending ai micropagamenti on line. Questo processo, grazie a progetti come Bitcoin, ha ora aperto una finestra importante nella creazione, scambio ed utilizzo di moneta grazie alle tecnologie peer to peer. Da decenni ci sono speculazioni teoriche ed esperimenti sulla creazione di monete complementari e di sistemi monetari alternativi, ma solo oggi è possibile in modo rapido, facile ed intrinsecamente globale costruire mezzi di pagamento, misura del valore e accumulazione di potenziale economico al di fuori del controllo delle banche centrali e delle autorità di regolamentazione finanziaria.
Bitcoin, scaricabile per Win, Mac o Linux qui e qui è emerso rispetto agli altri esperimenti relativi al micropagamento o alla creazione di valute digitali, come Flattrl, Ven, Ripple o le monete virtuali di Second Life e World of Warcraft,  per via della solidità del suo modello: un meccanismo autenticamente peer to peer, trasparente e radicalmente decentralizzato nella gestione delle transazioni abbinato ad un algoritmo di produzione monetaria, nel gergo specifico “mining”, molto solido e capace di evolvere dinamicamente, che permette di limitare la quantità di valuta disponibile e di controllarla nel corso del tempo. Come si può vedere in questi due video divulgativi, qui e qui, i bitcoin sono autenticamente virtuali e condivisi, nel senso che non c’è nessuna autorità centralizzata che li produce, sono generati dalla capacità computazionale della rete, e allo stesso tempo non derivano da un deposito o da una conversione.
Attualmente sono in circolo circa 40 milioni di dollari, suddivisi in 6 milioni di bitcoin del valore di circa 6,5 dollari l’uno E’ molto probabile che il valore medio delle monete aumenterà nel tempo, con il crescere del numero degli utenti e con la diffusione del sistema, tenendo anche conto del fatto che il numero totale di bitcoin avrà un tetto pari a 21 milioni. Si sta espandendo il numero di organizzazioni ed individui che accettano i bitcoin come forma di pagamento, come i servizi collaterali relativi all’usabilità, al tracciamento del mercato e al trading, ad esempio Bitcoin Market e MyBitcoin.
C’è già chi definisce questo progetto come il “Wikileaks della politica monetaria”. E’ molto probabile che se Bitcoin decollerà entrerà entro breve nel radar degli enti di regolazione finanziaria ed il sistema subirà delle limitazioni: nella configurazione attuale l’architettura stessa del sistema impedisce a singole istituzioni di organizzarlo o controllarlo. Tuttavia è ancora presto per trarre conclusioni: al di là del successo che avrà l’iniziativa, si tratta di un esperimento concreto di grande rilevanza sul piano intellettuale, una sonda che esplora le fondamenta e le possibilità di espansione esistenti delle costituzioni economiche attuali.
(articolo originale su Lo Spazio della Politica)

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