L’esplorazione spaziale fa pensare ai grandi programmi governativi, alla fantascienza o a un nodo di speranze infrante negli anni passati. Quello che accade oggi nel mondo va in un’altra direzione: la ricerca nelle tecnologie spaziali, come la possibilità di applicazione, si sta sganciando dai modelli tradizionali, avvicinandosi sempre di più all’innovazione imprenditoriale, basata su meccanismi decentrati, reticolari e bottom-up.
Pensiamo ad esempi come Moon Express, un’azienda che progetta sistemi per il trasporto di minerali rari dalla luna alla terra. Sembra fantascienza ? Non lo è affatto: hanno appena vinto un contratto di 10 milioni di dollari dalla Nasa. Moon Express è stata fondata da due personaggi che hanno già avuto un impatto significativo, ad esempio Barney Pell, uno dei fondatori di Powerset, una startp famosa nel mondo perché è stata acquisita da Microsoft per 100 milioni di dollari al fine di mettere in piedi i sistemi di analisi semantica del motore di ricerca Bing. Moon Express è ora in pole position per il Google Lunar X Prize, una iniziativa sponsorizzata da Google che aderisce al ciclo degli “X prizes”, vale a dire premi per iniziative imprenditoriali in settori altamente innovativi con un potenziale impatto dirompente sull’avanzamento scientifico e tecnologico.
Un altro esempio da citare può essere quello di Virgin Galactic, l’impresa di viaggio e turismo spaziale privato fondata dal Richard Branson, il creatore dell’impero “Virgin” che negli anni passati ha attraversato svariati settori, dalla distribuzione di musica al trasporto aereo. Il suo team è stato in grado di produrre un sistema che a partire dal 2011 porterà, tramite voli privati, dei comuni cittadini in orbita per cifre relativamente ragionevoli. La combinazione di vettori dedicati, come SpaceshipTwo, piattaforme di supporto, come Spaceport America e sistemi di incentivazione, come l’Ansari X prize, hanno permesso di realizzare un’iniziativa che fino a poco tempo fa poteva sembrare solo frutto dell’immaginazione.
Alcuni dei personaggi più intelligenti ed intraprendenti al mondo stanno spendendo tempo e risorse in questo settore: da Sergey Brin a Richard Branson, da Larry Page a Peter Diamandis, Le domande sono oggi più delle risposte, non è possibile prevedere come e con quale velocità procederà questo campo tecnologico. Certo è che l’esplorazione spaziale ha preso una direzione fertile ed interessante. Forse tra 10 anni esisteranno fondi di venture capital specializzati in questo settore. Forse il costo dei voli si abbasserà ad un livello tale da permettere ad un cittadino della classe media di partecipare a tali iniziative. Non lo sappiamo, ma è possibile dire che una scintilla della Silicon Valley, fino ad ora pensata prevalentementecome legata alle internet startups, è penetrata in modo indelebile nella ricerca spaziale, producendo effetti che potrebbero cambiare le nostre prospettive in modo significativo. (da Lo Spazio della Politica)
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